“CRESCERE INSIEME AI NOSTRI FIGLI”

Accogliere le bambine e i bambini in una struttura come il nido famiglia, pensata per essere al loro servizio, significa considerare non solo i loro bisogni ma anche i timori, i dubbi, le domande dei genitori impegnati nella ricerca di un proprio “stile educativo”.

La finalità di questo spazio dedicato a Voi genitori, non è istruire ma offrire strumenti per
comprendere l’universo dell’infanzia e le sue dinamiche evolutive; proporre suggerimenti per comprendere quali modalità comportamentali adottare per “tirare fuori” qualità come: Fiducia-Autonomia-Iniziativa indispensabili per favorire un armonico sviluppo psico-emotivo.

Settembre, come sappiamo, è il mese in cui ha inizio l’ambientamento, e per molte bambine e molti bambini rappresenta la prima esperienza di separazione dalla famiglia, e quindi una fase in cui si avvertono sentimenti contrastanti.

Cosa possiamo fare per affrontare e superare il “groviglio delle emozioni” che spesso
offusca la nostra mente, e vivere con serenità la prima esperienza di distacco dai nostri figli?

Nel primo anno di vita si formano i legami di attaccamento di cui i piccoli hanno bisogno per poter esplorare con tranquillità il mondo esterno. Nei primi due anni di vita sono capaci di cogliere le diverse relazioni tra le cose e le persone individuando dei punti di riferimento che gli danno sicurezza: sono consapevoli che oltre a mamma e papà possono fare riferimento anche ad altre figure, diventate familiari, perché capaci di rispondere in maniera adeguata alle loro esigenze e di soddisfare i lori bisogni.

Sono proprio queste figure, nel nostro caso le educatrici dei nidi famiglia, a rappresentare una delle risposte alla domanda iniziale, figure di riferimento con le quali si crea una relazione affettiva stabile che consente di nutrire fiducia negli altri. Per crescere fisicamente, emotivamente e intellettualmente non abbiamo solo bisogno di stimoli e novità, ma anche e soprattutto di punti di riferimento stabili. Sapere che i nostri figli hanno la possibilità di poter creare nuovi legami di attaccamento, al di fuori del nucleo familiare, significa avvertire un senso generalizzato di ottimismo e fiducia facilitando il processo di socializzazione. La fiducia è uno dei migliori doni che possiamo fare ai nostri figli.

Controllare i tempi è un’altra risposta che ci può aiutare a superare questo particolare momento. Fretta e tensione rendono difficile la comunicazione. Tempi troppo veloci: per esempio nel fare la colazione e nel vestirsi, possono creare uno stato di tensione generando proteste immotivate, ma che in realtà sono determinate dalla fatica di adeguarsi ai ritmi dei genitori. I nostri figli, anche i più piccoli, sono in grado di cogliere il nostro stato emotivo: se siamo contenti o irritati, tesi o rilassati, dobbiamo quindi rallentare quando abbiamo fretta e calmarci quando siamo tesi. E’ importante per i nostri figli, sapere che i genitori hanno il controllo delle diverse situazioni e sanno cosa fare.
Infine, vincere i sensi di colpa per evitare di assumere un atteggiamento dimissionario
arrendendoci di fronte a qualsiasi richiesta dei figli. Dire di “no” quando è necessario, anche se genera frustrazione trasmette, nello stesso tempo, sicurezza e quindi un’ immagine di genitori sicuri che sanno affrontare le diverse situazioni, anche quelle più complesse.

Mi rendo disponibile a rispondere alle vostre domande, a chiarire dubbi e riflettere sul percorso educativo che abbiamo appena intrapreso insieme.

La Psicopedagogista dell’Associazione Scarabocchiando a casa di…

Giovanna D’Oronzio

Condividi

Tags:

Articoli correlati