Entriamo nella magia del Natale attraverso la lettura

Entriamo nella magia del Natale attraverso la lettura

Spesso i genitori mi domandano a che età iniziare a leggere ai propri bambini e ancora più spesso mi raccontano che il loro bambino non sta seduto ad ascoltare e quindi, per questo motivo, abbandonano l’impresa pensando che sia ancora troppo presto.

Al contrario, non è mai troppo presto iniziare questa buona abitudine.

Certamente è una routine che va costruita e, come spesso accade in ambito educativo, i risultati si vedono nel tempo. Se iniziamo presto, il libro diventerà un elemento familiare, un compagno di viaggio in questa avventura chiamata vita.

La lettura favorisce lo sviluppo cognitivo, rafforza la memoria, aumenta il livello di attenzione, stimola la fantasia, inoltre non è da trascurare il coinvolgimento emotivo e il consolidamento del legame affettivo favorito dallo stare insieme e dedicare tempo e cura alla relazione genitore-figlio.

Ma come scegliere la lettura adatta?

I libri per bambini, più noti come albi illustrati, hanno la caratteristica di essere composti da parole e immagini. E’ importante quindi che i bambini li possano guardare mentre li sfogliamo.  Gli albi per i più piccoli avranno un numero di parole limitato e le immagini saranno predominanti. Andando avanti nella crescita le parole avranno uno spazio più importante.

Una buona routine può essere quella di introdurre la lettura come mezzo per rilassarsi e accompagnare il bambino al sonno. Mettiamoci comodi e facciamo in modo che le pagine siano ben visibili sia al lettore che all’ascoltatore.

Un suggerimento pedagogico: alcuni momenti significativi nella vita dei vostri bambini possono essere accompagnati dalla lettura di albi illustrati. Qualche esempio ? Togliere il ciuccio o il pannolino, la nascita di un fratellino, la perdita di una persona cara, la scoperta di emozioni forti che fanno battere forte il cuore. L’albo illustrato ci può aiutare a raccontare al bambino quello che sta accadendo o ci può supportare nell’affrontare un cambiamento. In questo senso si rivela un valido supporto.

Esistono albi illustrati per tutte le età e per la scelta possiamo visitare una delle numerose librerie indipendenti presenti in ogni città e farci aiutare dal libraio. Anche le biblioteche comunali hanno uno spazio dedicato alla prima infanzia con personale addetto disponibile ad aiutarci nella scelta. Dedicarci quotidianamente alla lettura di albi illustrati con i nostri figli instillerà in loro abitudini e atteggiamenti tipici del lettore. Un imprinting che non perderanno mai.

Attraverso la lettura ad alta voce sollecitiamo la fantasia dei bambini, li esponiamo a nuove conoscenze, facciamo nascere nuove idee nelle loro menti e con un’unica bellissima attività tocchiamo diverse aree dello sviluppo: la linguistica, la socio-affettivo-relazionale, la cognitiva.

Recenti studi neuroscientifici ci spiegano che nel cervello di un bambino che ascolta la voce di un adulto (in particolare se con lui ha un legame affettivo) si fortificano i legami esistenti tra le cellule cerebrali e se ne formano di nuovi.

I bambini che entrano in tenera età in contatto con la lettura avranno un vocabolario più ampio e una maggiore capacità di concentrazione e di attenzione.

Impareranno precocemente a mettersi nei panni degli altri, sviluppando empatia e attenzione per l’altro.

Se, leggendo le mie parole, vi è venuta voglia di scegliere un libro come regalo di Natale ecco qui qualche consiglio a tema:

Per i piccolissimi:

  • “Buon Natale” di David A. Carter –  Gallucci
  • “Non farmi il solletico….dice Babbo Natale” Usborne
  • Per bimbi di età compresa tra 1 e 2 anni :
  • “Che rumore fa il Natale?” di Romina Scarpanti – Il Ciliegio
  • “Il piccolo bruco Maisazio e Babbo Natale”  di Eric Carle – Mondadori

Per i grandi (3 anni):

  • “Ollie e la Renna di Natale” di Nicola Killen – Nord Sud
  • “Natale nella stalla” di Astrid Lindgren – Il gioco di leggere
  • “Bastonicino” di Julia Donaldson e Alex Scheffler – Ed. a colori
Buona lettura e Buon Natale!
A cura di Melania Moneta – Pedagogista –

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