Era il 2006 quando Katiuscia, insieme a suo marito Paolo, hanno deciso di costituire l’associazione Scarabocchiando a casa di. 

Hanno preso questa decisione senza aver ben chiaro cosa stessero facendo, ma animati dalla forza e dall’innovazione del loro progetto, hanno continuato a percorrere la loro strada. 

Inizialmente il loro desiderio era quello di offrire un servizio ai genitori presso la loro abitazione, ma non conoscevano la realtà dei nidi famiglia. In realtà non la conoscevano perché di fatto non esisteva, o meglio, esisteva solo in Trentino. 

Scarabocchiando a casa di

Questa è la storia di Katiuscia e Paolo. La storia di un sogno realizzato, ma che non ha intenzione di fermarsi. 

Questa è la storia di una donna che viveva in un piccolo paesino, in attesa della sua quarta figlia e con una sola auto in famiglia. All’epoca lavorava in una scuola materna come assistente ai disabili, ma al ritorno dalla maternità, la cooperativa decise di cambiarle destinazione. 

Leggendo in questa decisione la volontà di non farla tornare, ha fatto l’unica cosa che potesse fare: AGIRE. 

Dove abitava la conoscevano tutti e quando ha aperto le porte della propria casa, in tanti si sono fidati di lei. La sua casa ospitava tanti bambini e per lei questa era una grande conquista. 

Aveva messo il cuore in quel progetto e sempre dal cuore è nato il nome della loro associazione. 

Da quando ascoltiamo il primo battito o sentiamo il primo calcetto, la gravidanza si trasforma in un turbinio di emozioni e tanti sogni ad occhi aperti. 

Iniziamo a comporre il nostro album dei ricordi già dalla prima ecografia e mese dopo mese scopriamo qualcosa di più sulla vita che cresce dentro di noi. Iniziano le domande: “Somiglierà a te o me?”, “Guardalo bene, ha il mio naso”. 

Da un’ecografia possono nascere tante domande o anche il nome di un progetto. Guardando le ecografie di Emma, un giorno Paolo disse: “Mamma mia è uno scarabocchio!” 

Emma era piccolissima, ancora uno scricciolo e in quel momento i suoi genitori non stavano solo costruendo un ricordo felice. Inconsapevolmente avevano dato un nome alla loro sogno.

Scarabocchiando è una famiglia, perché di fatto nasce da una famiglia con delle necessità. 

Una famiglia di questi giorni. 

Sono passati 16 anni, eppure ancora oggi in Italia le famiglie presentano le stesse difficoltà. 

“Perchè in Italia Gravidanza e Lavoro non riescono a coesistere come diritti sacrosanti e intoccabili?” 

Le parole di Katiuscia

“ In passato sono sempre stata criticata per aver avuto “troppi” figli. Qualcuno ironicamente mi chiamava “mamma coraggio” e l’arrivo di Emma mise in discussione il mio lavoro. Nelle prime tre gravidanze non avevo mai chiesto la maternità per paura di essere licenziata. Ho sempre lavorato fino alla fine. Con Emma, forte dell’aiuto di Paolo, chiesi la maternità dal 6 mese, con la previsione di rientrare al 3 mese della bambina. Chiesi questa maternità con molta timidezza, perché all’epoca e purtroppo anche adesso, la donna in gravidanza e con figli crea problemi. 

Scarabocchiando nasce proprio per questo. Dare ad una mamma la possibilità di crescere i propri figli fino a quando vuole, d’altronde i figli sono piccoli anche quando sono grandi. 

Ed in più avere uno spazio nella società lavorativa, senza doversi sottomettere o portare i figli al nido malati, altrimenti il datore di lavoro non accetta un altro giorno di malattia figlio. 

Questa è la storia di una rete di solidarietà familiare. 

Ma la storia non finisce qui. Promesso.

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