Il Sonno

Amici , parenti, pediatra !!!

Iil mio bambino si sveglia spesso nella notte, viene nel lettone, piange e urla e sveglia il condominio . Beati voi che il vostro vi dorme tutta la notte !!!

E’ vero, è un problema grande, perché dormire è una necessità di tutti grandi e piccoli e le notti agitate vanno a danneggiare spesso la tranquillità familiare.

Ma vediamo di mettere un po’ di ordine su cosa fare e non fare per educare il nostro piccolo al giusto sonno.

Nel primo anno di vita , dove l’allattamento è prevalente, il sonno può essere variabile rispetto ai pasti e i genitori accettano maggiormente queste notti agitate !!!

Ma dopo l’anno la stanchezza avanza e si spera che il bambino mangi e vada a letto senza capricci e dorma senza risvegli.

Di norma, il piccolo vede mamma e papà solo nelle ore serali, una volta finita la giornata di lavoro, e quindi vorrebbe prolungare il più possibile il tempo da trascorrere con loro, sforzandosi di non addormentarsi o rifiutando di andare a letto. Anche i genitori , spesso, per un senso di colpa che li spinge a pensare che hanno passato poche ore insieme, ritardano e permettono al bimbo comportamenti non corretti

L’ora di andare a letto non deve essere momento di tensione familiare, ma bensì un momento sereno e tranquillo , quasi magico, che per i bambini rappresenti un rituale di condivisione con i genitori.

Insieme si sceglie come affrontare l’addormentamento, si può leggere un libro, cantare una ninna-nanna: l’importante è che il bambino riconosca l’esistenza di un’abitudine anche nell’ andare a letto, sempre alla stessa ora e magari con uno o più oggetti (peluche, ciuccio) riservati al momento della nanna.

Cosa non deve essere mai fatto :

Addormentarlo sul divano o nel lettone, sul passeggino o camminando per casa e ninnandolo come ai primi mesi . Non fare giochi agitati , prima di coricarsi ( correre, saltare sul letto , ballare ), non utilizzare cellulare, tablet, televisore, videogiochi. Non usare rumori come il phon o altri rumori che inducono il sonno . inoltre il lettino non deve mai essere usato per giocare , ma solo per dormire.

Il genitore deve stare con il bambino finché non è tranquillo, abbasserà la sponda del lettino per poterlo accarezzare, parlerà a voce bassa e ritmata , ripetendo le stesse frasi o canticchiando una ninna nanna .

Se il bambino piange o si dimena tranquillizzatelo e aspettate che ceda al sonno , lasciatelo sempre nel suo lettino , non riprendetelo in braccio !

Le qualità richieste ai genitori in questo processo sono: sicurezza, convinzione, tranquillità, disponibilità ad insegnare, ripetitività dei gesti e tanta pazienza , perché ,anche se vi si chiudono gli occhi ,non mollate , i primi giorni saranno più difficili , ma poi i tempi si accorceranno , come avviene nei nidi.

I bambini ricorderanno la gestualità e l’abitudine e quindi accetteranno di rimanere nel loro lettino .

Quando vedete che il bambino si addormenta con più tranquillità ,è pronto per dormire, se possibile, nella sua cameretta,

Per il benessere e l’autonomia del vostro piccolo è importante che dorma nel suo letto , in un ambiente creato per lui con i suoi giochi e i suoi punti di riferimento .

Ma potrebbe accadere che nonostante un buon addormentamento il bambino si svegli durante la notte che fare ?

Ancora prende il seno ?

Se la mamma vuole dormire, deve negare il latte, sarà dura ,ma deve resistere per i primi giorni, altrimenti i risvegli non cesseranno per parecchio tempo, se il papà è disponibile è meglio ,che gestisca lui il bimbo e la mamma non si senta una cattiva mamma ( ricordate i primi distacchi all’inserimento nido ? )

Vuole mangiare di notte ?

Stessa cosa se chiede il latte al biberon a metà nottata o succo o biscotto , assolutamente nulla ,ciuccio o coccole senza mai toglierlo dal suo lettino

Si sveglia e vuole giocare

Ripetete i rituali dell’addormentamento, non portatelo in giro per casa ,ma con dolcezza ma anche con fermezza conducetelo di nuovo al sonno

Lo sappiamo che spesso si cede per stanchezza e ci si ritrova tutti nel lettone, ma se vogliamo arrivare all’obiettivo “dormi tutta la notte “ dobbiamo resistere.

( ricordate non è migliore il genitore che dice sempre si )

Diversamente è il bambino che sembra non avere difficoltà a dormire, ma ogni tanto si sveglia in uno stato semi –vigile, urlando e dimenandosi , chiamandovi più’ volte come se non vi vedesse.

Si chiama pavor notturno, episodi frequenti di risvegli ed agitazione del bambino sano, che realizza di notte momenti di stress positivi o negativi . Il bambino si quieterà in breve tempo, importante che lo consoliate senza svegliarlo , rilassandolo con voce bassa e carezze .

Le prime volte rimarrete spiazzati , perché non eravate preparati a questo comportamento così strano , ma poi piano piano saprete gestire la concitata situazione e troverete il modo giusto per calmarlo .

Non è una patologia, ma si può presentare nelle varie fasi di crescita di molti bambini

( possiamo pensare ai nostri incubi ).

Questi piccoli consigli spero possano aiutare a favorire il sonno di voi tutti.

La consulente Pediatra dell’associazione Scarabocchiando a casa di ….

Maria Paola Latino

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