Il Cuccio… Quante opinioni discordanti!
Il ciuccio, oggetto tanto amato dai nostri bambini, è motivo di pareri discordanti.
Il ciuccio è uno strumento molto utile per favorire il naturale istinto di succhiare del bambino. Sappiamo che la suzione è un meccanismo innato e automatico presente nel bambino ancora prima della nascita.
E’ molto frequente ed emozionante, in corso di un’ecografia in gravidanza, osservare il movimento della suzione del feto, addirittura, osservare il bimbo che succhia il pollice.
La suzione è l’attività principale del neonato nei primi mesi di vita e anche, successivamente, per la cosiddetta fase orale, perché la bocca è per il neonato, il mezzo per conoscere il mondo attorno a sé. Succhiare il ciuccio, dito, lenzuolino o altro ha un potere tranquillizzante e autoconsolatorio, che ricorda al neonato il gesto di attaccarsi al seno materno. Comunque non per tutti i neonati il ciuccio è indispensabile, spesso lo rifiutano trovando altre forme consolatorie (alcuni non hanno bisogno della suzione per consolarsi).
Perché proporre al neonato il Ciuccio :
- Favorisce la suzione, la consolazione e la tranquillità
- L’uso del ciuccio non crea danni al palato o arcate dentarie, se usato in modo corretto.
- Evita che possa iniziare la suzione del dito, labbro, lingua certamente una suzione più difficile da interrompere e più dannosa per palato e arcate dentarie.
- Può aiutare il bambino a superare momenti difficili come: coliche, il momento dell’addormentamento.
- Ha un’azione preventiva sul rischio della morte in culla (SIDS) e nelle apnee notturne.
- Favorisce la coordinazione respirazione – deglutizione e stimola i muscoli facciali.
Consigli e regole:
- Il ciuccio non deve sostituire i pasti di latte, che sia materno o artificiale.
- Evitate di dare il ciuccio nei primi giorni, se il piccolo non ha ancora preso sicurezza nella suzione del seno.
- Non lasciate il ciuccio in bocca del bambino per lungo tempo per tenerlo calmo, al posto delle coccole di mamma e papà.
- Nel bambino più grande il ciuccio deve essere limitato al sonno o a pochi momenti nella giornata, l’uso protratto ritarda il linguaggio.
- Durante un pianto o capriccio del bambino, evitate di smorzare la sua comunicazione di quel momento con il ciuccio.
- L’uso prolungato nel tempo, sicuramente, può essere causa di danno ai denti o arcate dentarie.
- L’uso del ciuccio deve essere sospeso entro i 3 anni, perché il bambino ormai non ha più bisogno di trovare consolazione nella suzione, perché è in grado di utilizzare altri strumenti.
Come possiamo togliere il ciuccio al nostro bambino?
Il bambino spesso più cresce e più cerca il suo ciuccio e raramente la decisione di sospenderne l’uso avviene spontaneamente. Pertanto è necessario che venga aiutato gradualmente a staccarsi dal suo “ compagno fedele “, supportando il bambino nei momenti di difficoltà con dolci parole, coccole e distrazioni. Se pensate che sia arrivato il momento di togliere il ciuccio, magari anche su consiglio del pediatra, scegliete un periodo in cui siete più presenti a casa, disponibili a passare qualche nottata più agitata e cosa importantissima, che non siano previsti cambiamenti, come inserimento al nido, cambio di casa, nascita di un fratellino, togliere il pannolino.
E’ necessario iniziare a far utilizzare il ciuccio solo in alcuni momenti della giornata, come al nido, arrivando all’uso solo nel momento della nanna insegnando al bambino a mettere il ciuccio sotto il cuscino al momento del risveglio e non cercarlo in altri momenti, perché non c’ è dorme…..!!
Evitate nel momento della richiesta di compensare subito con biberon, biscotti, caramelle o altri cibi, ma solo distraendolo e consolandolo (…ricordi avevamo deciso insieme di metterlo sotto il cuscino, lo so che ti manca , ma possiamo farcela insieme).
Quando la fase della richiesta durante il giorno si attenua è il momento di spiegare al bambino che si può addormentare anche senza ciuccio, stringendo con la mano di mamma o papà o il suo pupazzetto preferito , magari ascoltando una favola.
Genitori dovete essere sicuri e tranquilli, il vostro bambino sarà bravissimo nell’affrontare questa prova e in pochi giorni tutto sarà risolto , importante che voi non torniate indietro per richiesta insistente del vostro bambino (lacrimoni struggenti), la fermezza del vostro comportamento darà sicurezza al bambino, che dimostrerà una grande crescita emotiva.
Dott.ssa Maria Paola latino, pediatra di famiglia