IL NUOVO PAPA’

In tanti anni di esperienza, come pediatra che accompagna  i genitori  nella crescita del proprio bambino, posso essere testimone di un’evoluzione nel tempo del ruolo del padre nella famiglia.

Ricordo che negli anni 90, alle prime visite, il papà era l’accompagnatore emozionato, quasi impaurito di prendere in braccio il proprio bambino,  non effettuava mai il cambio del pannolino,  era poco informato sulle terapie o sull’alimentazione . Era uno spettatore di supporto ad una mamma prevalente .

Con il passare degli anni,  il papà era più presente, attivo ed informato sullo stato di salute del proprio figlio, telefonava per consultazioni, sapeva rispondere e dare informazioni necessarie durante la visita.

Ma negli ultimi anni il cambiamento è stato ancora più  evidente,, forse per  le necessità lavorative delle mamme, vuoi per lo smart-working, ma i papà  rivestono una nuova figura nella famiglia, grandi capacità organizzative nel dare supporto, protezione e conforto.

Fissano gli appuntamenti a studio, si rapportano con il pediatra per chiarimenti sull’alimentazione o sulle terapie che eseguono con attenzione .

Dove è finito il papà che rientrava a casa la sera, chiedeva dell’andamento della giornata ai figli ed alla moglie, si sedeva  a riposare in attesa della cena ?

Ora è presente per tutte le necessità della famiglia, ma con un ruolo pari a quello della mamma, ormai è la coppia genitoriale che cresce il figlio, insieme, senza differenza e questo credo sia un traguardo importantissimo per la formazione del bambino. Il papà diventa un riferimento già dalla prima infanzia e non solo nel gioco o nelle vacanze, ma anche nella quotidianità e in tutte le tappe della crescita del figlio nelle varie età . Questo cambiamento permette al bambino di acquisire un legame più forte con entrambe le figure genitoriali, definendo dei punti di riferimento stabili e sicuri che lo favoriranno nell’acquisire autonomia ed  un’ ottima autostima.

Maria Paola  Latino, pediatra di famiglia  da 35 anni

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