La lunga brevissima estate delle mamme: una riflessione e una soluzione!

Le belle vacanze villeggiatura di una volta

“Odio l’estate”. Era il titolo di una canzone di Bruno Martino che nel 1960 ebbe un certo successo, tanto da essere ricordata da molti ancora oggi.

(YOUTUBE: Bruno Martino – Estate)

E proprio negli anni ’60 molti italiani cominciavano a conoscere il lusso delle vacanze estive. Estati lunghissime in cui comunque, anche magari solo per tornare al paese di origine, si andava in “villeggiatura”.

Negli anni ’60 la scuola cominciava ad ottobre.

Negli anni ’80 per molti le vacanze duravano tre mesi: i bambini erano pieni di lentiggini, tornavano a scuola con i piedi ancora sporchi di sabbia, e andavano in giro con nasi color sciroppo granatina – molto in voga all’epoca – spellati fino alla carne e pieni di crosticine.

Non ne ho più visti di nasi così, da almeno un paio di decenni, e “Odio l’estate”, secondo me, meriterebbe un bel remix a cura di un gruppo vocale di sole mamme.

Le vacanze: un momento molto atteso ma anche motivo di stress per le mamme di oggi

Oggi le donne lavorano, per la maggior parte a tempo pieno. Le mamme fortunate – davvero fortunate – riescono a usufruire di un mese di vacanze. Le neomamme si aggrappano al congedo parentale, pagato poco nel periodo dell’anno in cui, inevitabilmente si spende di più. A volte i bambini vanno in vacanza con i nonni e le mamme prima si beano della liberta e poi si dannano della mancanza (la mamma moderna mangia pane e senso di colpa). Il più delle volte l’unico vero aiuto sono i centri estivi o le baby sitter.

Perché facciamo figli sempre più tardi, abbiamo vite complicate e tutto arriva in ritardo, pure le vacanze che per una mamma dovrebbero cominciare a giugno e, invece, non iniziano mai.

Ora fate la prova che ho fatto io: cercate su Google “L’estate delle mamme”.

Una tragedia!

La Stampa titola “L’estate da incubo delle mamme che lavorano”,“L’impegnativa estate delle mamme”annuncia il Ticino, “Vacanze queste sconosciute, la lunga estate delle mamme” vaticina promettendoci morte e distruzione sotto all’ombrellone Il Fatto Quotidiano.

Ok, cancellate la parola Vacanza dal vocabolario. E basta.

Non parliamo poi della categoria delle mamme blogger che, giustamente, dal canto loro offrono esperienze di vita vissuta. Alcune fanno la danza della pioggia invocando il dio settembre e il suo anticipato ritorno.

Io, dal canto mio, per carattere sono una che se non trova una soluzione al problema vuol dire che non è un problema ma un aspetto della vita al quale non si può rimediare e con il quale si deve invece cercare di trattare in modo pacifico.

Se le vacanze con i bambini ti stressano, ecco la soluzione più in voga quest’estate…

Mi sono scervellata per capire come esortare le mamme – anche me stessa davanti allo specchio – a vivere al meglio ogni minuto di queste preziose vacanza della primissima infanzia dei nostri figli. E la soluzione geniale, a mio avviso, mi è venuta da un volantino affisso sul cancello di uno stabilimento balneare: Yoga.

Sembra che ora tutti gli stabilimenti del litorale romano facciano corsi di Yoga. Spesso all’alba, quando i bambini dormono, sulle terrazze sopra il mare oppure a due passi dal bagnasciuga. Oppure al tramonto, per togliersi di dosso la stanchezza di una giornata intera.

Ma non solo mare: troverete corsi di Yoga nei villaggi vacanze, in montagna, negli agriturismi… Sarà quasi impossibile, per voi, non trovare almeno un corso alla vostra portata e non coinvolgere chi è in vacanza con voi nella cura del vostro piccolo per quell’ora magica solo per voi (coltivate l’arte di delegare quest’estate).

Lo Yoga è, prima di tutto, respirazione. Respirare vi aiuterà a ritrovare la calma: soffierete via quella patina di ansia che vi faceva sembrare più grandi alcune questioni, che le faceva diventare enormi problemi.

Lo Yoga: una pratica perfetta per tutta la famiglia e soprattutto per le mamme

Non a caso, anche i nidi di famiglia Scarabocchiando a casa di… promuovono laboratori di yoga!

Lo Yoga è centrarsi su se stessi e ritrovare il contatto con il proprio corpo: non a caso aiuta a tenere a bada perfino la pressione arteriosa e chi ha bambini piccoli lo sa, è un attimo che ti faccian schizzare il sangue al cervello. Questa pratica vi aiuterà ad ascoltarvi, a ricordarvi che, aldilà della vostra indiscutibile bravura a incastrare tutti gli impegni in agenda, voi esistete ancora e siete delle persone.

Ma soprattutto lo Yoga ci insegna a concentrarci sul qui ed ora.

E noi mamme, invece, siamo sempre abituate a risolvere problemi che ancora non si sono verificati.

E questo crea ansia.

Concentrarsi sul qui e ora ci aiuterà ad assaporare momenti e cose che, dei vostri figli, potrete godervi solo in vacanza.

Come godersi l’estate con i propri figli


Provate
: com’è svegliarsi la mattina tutti insieme in vacanza? E com’è quando dovete correre prima al nido, poi alla materna, poi in ufficio, poi a riprendere i bambini, a far la spesa con un bambino che tenta di tuffarsi di testa dal carrello?

Osservate come si muovono in un ambiente nuovo, guardateli seguire le formiche verso la loro tana, seguitele anche voi e ricordate com’era bello farlo da bambini, magari proprio in villeggiatura. (Qui i nostri consigli su tante attività da fare insieme in vacanza  –> “Vacanza per divertirsi, scoprire, imparare: attività educative al mare e in montagna” o se rimanete in città –> “Bambini in città durante l’estate? Attività in casa e uscite in famiglia per divertirsi”).

Poi, lo sappiamo: urlano e fanno capricci. Mia figlia, proprio ieri, ha passato mezz’ora sul pavimento di un negozio. La portavo via scalciante sotto braccio, un incrocio fra una baguette e una tavola da surf, e come la mettevo in terra scappava di nuovo dentro e si spalmava sul pavimento. Penso che anche Ghandi avrebbe preso il lanciafiamme.

Ma lo yoga ci viene in soccorso e così mi sono seduta su una panchina, ho cominciato a respirare – certo, mentre invocavo il mouse e la scrivania del mio ufficio, non me ne vergogno – e la burrasca è passata. A me. Mica a lei che ha continuato a fare la pazza fino alla macchina: ma ho trovato la forza per calmarla.

Viviamo il qui e ora: per adesso questa è la nostra modalità vacanza, impariamo a goderne al meglio.

Respiriamo.

Perché Bruno Martino lo diceva: “Tornerà un altro inverno…”e sarete davvero contente di aver passato l’estate in preda all’esaurimento?

YOGA ANCHE CON E PER BAMBINI

Lo yoga è una pratica che si può fare con bambini di tutte le età: dal pancione con i bambini piccoli e per i bimbi più grandicelli.

Ci sono corsi di yoga per le future mamme, mentre con i neonati si può praticare lo Yoga in fascia già dai 2 mesi dopo il parto. Esistono incontri di FamilYoga per godere di questa pratica con tutta la famiglia, e classi di Yoga per bambini, fatte anche nelle grotte di sale per unire i benefici della respirazione profonda dello Yoga a quelli della Haloterapia, davvero un toccasana contro i malanni invernali.

Per concludere vi lasciamo con tre bei libri per bambini, proprio per iniziarli a pratiche e movimenti che li avvicineranno a questa disciplina:

DALLA TESTA AI PIEDI – ERIC CARLE (dai 18 mesi)
Uno dei più amati autori per l’infanzia, colui che scrisse l’amato Piccolissimo Bruco Mai Sazio, offre ai più piccoli un libro con il quale imitare mosse e gesti degli animali. E in fondo molte delle figure dello Yoga imitano la natura e gli animali.

IL MIO PRIMO LIBRO DELLA YOGA – STEPHANIE COUTRIER (da 0 a 3 anni)
Volumetto cartonato, super sicuro e sonoro della deliziosa linea di libri per i più piccoli – bambini in età da nido – per scoprire il mondo attraverso le immagini e i suoni che, in questo caso, ci avvicinano allo yoga.

GIOCHIAMO ALLO YOGA – CLAUDIA PORTA (dai 3 anni e per tutta la famiglia)
Un libro prezioso da usare anche in vacanza, magari la mattina presto durante una passeggiata nella natura o al tramonto in spiaggia: una vera introduzione alla disciplina dello Yoga, guidati da Gloria e Leonardo, i due piccoli protagonisti del libro che vi spiegheranno 10 Asana – le figure dello Yoga – e i loro benefici.

A cura di Silvia Lombardo, mamma blogger.

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