A cura di Giusi Buscema ed Emanuela Ruta
Carissime/i colleghe/i,
per chi non ci conosce siamo Giusi ed Emanuela (mamma e figlia) gestrici del Nido Famiglia “Scarabocchiando a casa di E.L.A.” a Modica (RG).
Con grande gioia e gratitudine nei confronti di Katiuscia Levi e Paolo, vogliamo condividere con voi questo nostro progetto educativo, con i suoi obiettivi e le sue finalità, che troverete nel file in allegato.
In questa lettera vogliamo esplicitarvi il come, il quando e il perché sia nata questa propensione e attenzione nei confronti dell’intercultura per i più piccini.
Tutto nasce da una nostra esperienza diretta che abbiamo vissuto qui al nido. Il 2 Dicembre 2019, alla porta del nostro Nido, ha bussato una famiglia di origine russa chiedendo che il loro pargolo, di solo un anno, venisse inserito all’interno della nostra struttura. Capirete bene le difficoltà con la lingua mixata al cuore a mille per questo arrivo inaspettato. Così ci siam trovati a fronteggiarci con una cultura totalmente diversa dalla nostra , per modi di pensare, di agire diversi; ma nonostante tutto il bambino ha rappresentato una sorta di “ponte” tra noi e la sua famiglia che, sin da subito, è riuscita ad inserirsi e integrarsi, tra le altre famiglie da noi presenti. Pensate che han perfino partecipato alla recita di Natale!!
Proprio da questo incontro che ci ha arricchito tantissimo, non solo noi adulti (comprese noi gestrici e le famiglie) , ma anche e soprattutto i bambini che, da questa situazione hanno tratto solo il meglio, abbiamo sviluppato questo progetto educativo.
Esso ha alle spalle un periodo di sperimentazione alla quale io (Emanuela) ho partecipato, facendo esperienza presso una realtà interculturale di Roma, la quale è stata un trampolino di lancio nella formulazione di tale progetto.
Certi del fatto che i bambini non notino la diversità, anzi, ne traggano solo giovamento, ci siamo ritrovati a proporre questa metodologia all’interno del nostro nido , proponendoci come servizio educativo interculturale sul territorio modicano, dove le diversità vengono riconosciute come risorsa da valorizzare.
Incontri con le famiglie di varie etnie, preparazioni di cibi tipici di continenti e paesi diversi, canti e ninna nanne etniche diventano così strumento per fondere , in un tutt’uno, culture totalmente diverse ma uguali allo stesso tempo che riescono a unirsi. Grazie a cosa? Ai bambini.
Nel ringraziare ancora di cuore Katiuscia e Paolo per la sensibilità mostrata nei confronti del nostro progetto, vi abbracciamo tutti virtualmente e…
Buona Lettura e Buon Lavoro!
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